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Brasile a testa alta

Teresa Isenburg

Così a mezzanotte del 6 agosto 2025 è tornato in vigore “il quinto della Corona”, la tassa imposta dall’impero lusitano sull’estrazione dell’oro nella colonia del XVIII secolo quando questa esportazione dominava il commercio mondiale: un quinto oggi sotto forma di dazi rivalutati e al 50% applicati a un vasto spettro di beni, anche se, con un certo stupore, alla fine 694 prodotti (pari al 44,6% delle esportazioni brasiliane verso gli Usa) sono stati esentati dalla tassazione. Fra essi gli aerei Embraer, succo di arancia, minerale di ferro. Questo non toglie l’effetto pesante della misura. La quale tuttavia è solo uno dei vertici della freccia tricuspide scoccata dagli Usa contro il Brasile, gli altri essendo l’interferenza nel giudiziario e, unita ma anche autonoma rispetto a quest’ultima, l'intromissione politica per sottrarre Jair Bolsonaro dai processi e quindi dalle sentenza rendendolo impunibile.

*Come sta rispondendo il governo a questo ventaglio di misure? Per quanto concerne il versante economico al momento i canali di trattative sono ridottissimi; per l’esecutivo il vicepresidente Alkmin ha avuto qualche contatto con il segretario del Commercio; per il Legislativo una delegazione unitaria del Congresso ha incontrato omologhi statunitensi; associazioni di categoria imprenditoriali cercano di fornire informazioni agli analoghi sodalizi del nord perché facciano un qualche tipo di pressione sull’esecutivo del loro paese. Per adesso il governo brasiliano non intende attivare misure fiscali equivalenti per tenere aperta la porta a trattative, anche se, come ovvio, avvia pratiche presso l’OMC (che però da tempo sembra piuttosto fuori gioco) e altre possibili sedi internazionali. Sul piano interno fa quello che fanno anche altri paesi colpiti dalle misure unilaterali nordamericane: discute con imprenditori e con le singole imprese per dare contorni precisi e quantificabili delle perdite in conseguenza delle alte tariffe, progetta linee di credito agevolato, prevede di destinare al mercato interno i prodotti (soprattutto alimentari) invenduti per chiusura degli sbocchi esteri, cerca di salvaguardare i posti di lavoro e sostiene le piccole medie imprese che faticherebbero a ricollocarsi su mercati internazionali. Quale l’appoggio al governo? Inizialmente si era manifestata una buona adesione al discorso di difesa ferma della sovranità nazionale, con l’andare del tempo cominciano a serpeggiare nella destra e in parte della stampa di mercato critiche a Lula e al Supremo Tribunale Federale, che avrebbero “provocato” (!?) e si sostiene che bisogna trattare (dimenticando che Trump non vuole assolutamente trattare).

Dafne Ashton, Ladislau Dowbor, “o tarifaço do Trump è uma oportunidade para o Brasil”, “Brasil 247”, 29.7.2025; Ed Wanderley, Brasil foi taxado pelo EUA em 100% ha 40 anos e Trump já usava mesmo discurso, “Publica”, 7.8.2025; Editor do BR247 avalia impacto do tarifaço eme intervista à RT, “Brasil 247”, 7.8.2025; Pescado, couro, café e madeira: os setores mais afetados pelo tarifaço, “DCM”, 9.8.2025

*Ma è soprattutto sulla politica estera che Lula sembra intenzionato a giocare le sue carte. A scala americana altri due grandi paesi sono nella mira degli Usa: il Canada, con cui si riprendono le trattative per un avvicinamento al Mercosur di cui nel secondo semestre 2025 il Brasile regge la presidenza rotativa; e soprattutto il Messico, dove il 27-28 agosto il vicepresidente Geraldo Alckmin compirà una visita di Stato. A quest’asse sud–nord si giustappone una vertente ovest-est: la Cina ha immediatamente espresso appoggio e sembra intenzionata ad affiancare al tè il caffè. Inoltre si coglie una accelerazione degli accordi di diplomazia militare siglati a febbraio 2025, tra l’altro con la residenza permanente a Pechino come addetti militari di generali dell’esercito e della marina. Abbastanza ad affetto la lunga telefonata fra Lula e Modi: le due più opulente e spogliate colonie dell’Europa si coordinano per azioni difensive, mentre si annuncia una visita ufficiale di Lula a inizio 2026 preceduta da un'altra del vicepresidente Alkmin a ottobre 2025. E non può sfuggire che, all’indomani di questo colloquio, Modi è volato a Mosca (tre componenti dei Brics si parlano al massimo livello istituzionale).

Importante è che finalmente le relazioni con Israele da parte del Brasile comincino a indurirsi di fronte alle continue ingerenze pubbliche dell’ambasciatore e alle critiche per la posizione del Brasile su Gaza. Sempre con collegamento ai problemi internazionali, il Brasile studia con scadenza ravvicinata di attivare una rete per georeferenziamento autonoma, l’IBGE (Istituto di Statistica) allerta sulla sovranità digitale, la ministra di Scienza e Tecnologia studia cavi sottomarini propri del paese. Come evidente è una ridefinizione relazionale che va ben al di là di tariffe e scambi. Ovviamente l’Occidente a sua volta prende iniziative per contenere l’influenza del Brasile, difficile capire se per assecondare gli Usa, a cui sembra che l’Europa abbia concesso tutto, o per interessi propri. In particolare è iniziato il sabotaggio della Cop30 sui cambiamenti climatici che si terrà a Belem a novembre 2025. L’Austria ha annunciato che il presidente non parteciperà perché il costo degli alberghi è troppo alto, gli Usa hanno da tempo espresso il proprio disinteresse e certamente l’impegno per svuotare l’incontro andrà avanti.

Guilherme Levorato, rasil busca ampliar comércio com México e Canadá após taifaço imposto por Trump, “Brasil 247”, 25.7.2025; Guilherme Ribeiro, “Defender equidade e multilateralismo“: o apoio da; China ao Brasil pode beneficial Embraer, “Diálogos do Sul Global”, 28.7.2025; Luis Nassif, A aproximação do Brasil com a China, “GGN”, 7.8.2025; Lula acerta ao deixar aliança do Holocausto, diz Michel Gherman, “Brasil 247”, 4.8.2025

*Personalmente mi sconcerta l’assoluta distanza da quelle che si credeva fossero le regole del gioco e l’impudico attacco statunitense generale alla più elevata istanza del potere giudiziario, il Supremo Tribunale Federale (a otto dei suoi undici ministri è stato ritirato il visto di ingresso negli Usa) e specifico nei confronti di uno dei suoi componenti, Alexandre de Moraes, colpito dalla legge Magnitsky. È questa di fatto una vendetta, dal momento che Moraes, nella sua funzione di presidente del Superiore Tribunale Elettorale fra agosto 2022 e giugno 2024, ha con fermezza bloccato l’attacco di Bolsonaro e soci al sistema delle urne elettroniche, al fine di dichiarare manipolati i risultati elettorali. Inoltre egli ha bloccato alcune piattaforme statunitensi (che non rispettavano le leggi brasiliane) in questomodo secondo gli Usa ledendo la libertà di espressione! Intanto il 4 agosto a Bolsonaro sono stati intimati gli arresti domiciliari per mancato rispetto delle precedenti misure cautelari. La reazione dei deputati e senatori bolsonaristi è stata l’occupazione delle due Camere impedendone il funzionamento, mentre l’ambasciata statunitense ha divulgato un comunicato dal simpatico tono menzognero e mafioso: "Il ministro Moraes è il principale artefice della censura e della persecuzione contro Bolsonaro e i suoi sostenitori. Le sue flagranti violazioni dei diritti umani hanno portato a sanzioni ai sensi del Magnitsky Act ordinato dal presidente Trump. … Gli alleati di Moraes nella magistratura e altrove sono avvertiti di non sostenere o agevolare la condotta di Moraes. Stiamo monitorando attentamente la situazione".

Qui siamo dunque, fra colpo di Stato a bassa intensità e lunga durata e aggressione coloniale estera. A scadenza ravvicinata giungerà la sentenza per il nucleo centrale del golpe, momento importante per il Brasile sia perché un percorso eversivo è stato documentato e chiarito, sia perché i responsabili del più alto livello hanno dovuto sedere sul banco degli imputati. Non saranno tempi tranquilli.

Dafne Ashton, Lenio Streck: “ou você è brasileiro e está contra Trump ou você è um traidor”, “Brasil 247”, 31.7.2025; STF determina prisão domiciliar do ex-presidente Jair Bolsonro por descumprimento de medidas cautelares, “Portal STF”, 4.8.2025

San Paolo 9/8/2025

 

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a cura di Nicoletta Manuzzato